Due leggi (durissime, per gli appassionati di poker) stanno per essere approvate per quanto riguarda la regolamentazione dei tornei di Poker Texas Hold'em in Italia, una contenuta nel pacchetto di "aiuti per l'Abruzzo" e una in quello "comunitario".
Verrà messa ai voti tra qualche giorno una legge che prevede che i club di poker non premino più i vincitori con denaro, che i buy-in non superino i 30 euro e che non siano consentiti i re-buy, quindi i rientri nella partita. La legge che però più scuoterà il mondo degli amanti del gioco dal vivo è quella che prevede che in Italia non vengano vendute più di 500 licenze valide per la gestione dei poker club, al prezzo minimo di 100.000 euro.
Viene ora da chiedersi quanti gestori di poker room potranno accettare (ma soprattutto permettersi) di comprare la licenza. Sono ovviamente già iniziate le raccolte di firme da parte di tutti i circoli italiani per impedire che tali pratiche vengano messe in atto. Pare proprio che queste leggi vogliano condannare a morte uno degli sport più belli e praticati nel mondo.